HotChat
In un panorama di chatbot monotoni e impersonali, HotChat.ai si distingue come un’esplosione di colore, ironia e calore digitale. Non è un semplice programma, è un esperimento poetico sul linguaggio. Appena entri, vieni accolto da personaggi animati, ognuno con un nome, una voce, un frammento di storia. L’interfaccia è morbida, fluida, armoniosa; ogni pulsante sembra fatto per incoraggiare il dialogo. La versione gratuita offre un assaggio generoso, e bastano pochi scambi per capire che l’IA non risponde — ascolta. Riconosce il tono, si adatta, segue il ritmo, risponde con arguzia o calma, secondo l’emozione che le trasmetti. L’abbonamento premium, intorno ai quindici dollari al mese, aggiunge profondità e memoria. Il Character Builder consente di creare il proprio interlocutore digitale, con tratti, voce e carattere personalizzati. Mancano ancora le immagini o il suono, ma la scrittura supplisce a tutto: è leggera, brillante, piena di ritmo. HotChat.ai non sostituisce l’uomo, ma gli restituisce qualcosa che aveva perso: la gioia di conversare. È un piccolo teatro linguistico dove il codice recita con grazia umana.



